Cosa fare in caso di lite con i vicini?

Sia come proprietario che come inquilino: le controversie tra vicini di casa possono purtroppo verificarsi ovunque.

Se un disaccordo si trasforma in una disputa, è consigliabile mantenere il sangue freddo. Anche in caso di provocazioni, o soprattutto in quel caso. Vale sempre la pena non perdere il rispetto per l'altra persona. Questo rende una mediazione molto più probabile, nonostante le opinioni divergenti.

La seguente lista di controllo può aiutarvi a non dimenticare nessun passo importante nella foga del momento.

Prima di adottare ulteriori misure, dovreste cercare di avviare una discussione con il "seccatore". Aspettate che la prima rabbia si plachi. Rimanete obiettivi e cordiali. Può anche essere utile invitare il vicino da voi, in modo che possa farsi un'idea dell'entità del disturbo, come il fumo del barbecue o i rumori provenienti dall’appartamento altrui.

Se chiamate la polizia, nella migliore delle ipotesi ciò può essere utile solo per eliminare un disturbo acuto. Di norma, però, questa scelta porta a un'escalation e può compromettere a lungo termine il rapporto di vicinato.

A seconda della natura del disturbo, è utile appendere un avviso cortese ma deciso.

Se né le istruzioni verbali né quelle scritte portano a una soluzione, è necessario ricorrere a una terza parte in qualità di mediatore o conciliatore. Nel caso di inquilini, può essere il padrone di casa, mentre nel caso di condomini o di comunità di proprietà per piano, può essere l’amministratore o un mediatore professionale.

Il padrone di casa può sfrattare un inquilino che, nonostante un avvertimento, disturba gravemente e ripetutamente la pace della casa. L'amministratore può dare un avvertimento a un inquilino irragionevole e sollecitarlo a evitare di disturbare.

Il disinteresse per la pace della casa da parte dei singoli proprietari o inquilini può essere discusso durante l'assemblea dei proprietari per piano, con l'obiettivo di trovare una soluzione condivisa all'interno della comunità.

L'ultima ratio è ricorrere alle vie legali. In un procedimento civile è possibile citare in giudizio chiedendo l’omissione del disturbo ed eventualmente il risarcimento dei danni. La parte lesa può chiedere al padrone di casa una riduzione della pigione. Il padrone di casa, a sua volta, può esercitare il regresso sull'inquilino che disturba.

In determinate circostanze, potrebbero esserci basi per una denuncia penale. Tuttavia, occorre tenere presente che i procedimenti penali non risolvono il conflitto, bensì compromettono a lungo termine i rapporti tra i vicini coinvolti.

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